La ballata è una potente allegoria del viaggio dell'anima, che attraverso il peccato e la sofferenza può giungere alla redenzione e alla consapevolezza della grazia divina.
l vecchio marinaio, come l'uomo peccatore, deve affrontare le conseguenze delle sue azioni e cercare la redenzione attraverso la penitenza e la narrazione della sua storia, un atto di espiazione che lo libera dal peso del suo peccato. La ballata esplora i temi della colpa, del perdono e della necessità di riconoscere la sacralità della vita e della natura, un monito contro l'arroganza umana e un invito all'umiltà e alla venerazione del creato.
Scritta nel 1798 da Samuel Taylor Coleridge, considerato insieme all'amico e poeta William Wordsworth tra i fondatori del Romanticismo inglese, in particolare per la cura e la pubblicazione, nel 1798, del volume Ballate liriche.
La lettura della ballata sarà animata dalle vibranti melodie del violoncello di Yuriko Mikami, e dalla vivace interpretazione di Fabio Mirò Ricci
Un vecchio marinaio, con lo sguardo intenso e una storia inquietante da raccontare, ferma un invitato a un matrimonio. La sua nave, un tempo in viaggio verso i mari del sud, fu colpita da una tempesta e finì in una zona di mare ghiacciata. Un albatro, simbolo di buona fortuna, apparve sulla nave, ma il vecchio marinaio lo uccise senza motivo. Questo atto scatenò una serie di sventure sulla nave e sull'equipaggio, che morì uno dopo l'altro. Il vecchio marinaio, unico sopravvissuto, è condannato a vagare per il mondo, raccontando la sua storia a chiunque voglia ascoltarla. La ballata è una storia di avventura, mistero e orrore, che esplora i temi della natura umana, del peccato e della redenzione.
Diretto e con: Fabio Mirò Ricci
Violoncello: Yuriko Mikami
Scenografie: Isabella Ponti